top of page

LEGGERE FA BENE ALL'ANIMA...ma solo al 40% degli italiani

Siamo i peggiori lettori d’Europa. E’ un dato di fatto. I numeri parlano chiaro: in Italia legge solo il 41,4% (in calo rispetto al 2013 43%) mentre negli altri stati d’Europa la percentuale si alza, in Francia è del 70 per cento, in Germania dell’83, in Spagna quasi del 60 per cento. Non mi soffermo a commentare quanto questo influisca sull’ignoranza dilagante, ma dirò solamente quanto questo dato sia allarmante.

Il lato positivo è che almeno i lettori assidui resistono, coloro che amano leggere e leggono con passione rimangono invariati. Il problema sono i lettori occasionali e i nuovi lettori. Che i libri costino sono d’accordo, anche se esistono sempre le edizioni economiche e sinceramente 10 euro circa a libro li spendo più che volentieri, ma ci sono anche gli ebook per chi vuole risparmiare. Gli ebook non sostituiranno mai la carta, ma per chi non vuole, come me, vedere il mobile del salotto traboccante di libri, chi non può permettersi le edizioni cartacee o chi non ha spazio, è pur sempre una soluzione. Non c’è tempo. Certo, oramai il tempo è denaro, ma se si ha il tempo di andare in palestra, fare shopping, guardare la tv, si ha anche tempo per ritagliarsi dei piccoli momenti nella giornata dedicati alla lettura.

Leggere non è solo un modo per svagarsi, ma anche per arricchirsi. Leggere aiuta ad ampliare la mente, il lessico e la cultura, cose che la televisione non fa (soprattutto negli ultimi tempi) e internet è tanto casto quanto dispersivo. Poi, al giorno d’oggi, tutti vogliono scrivere (libri, articoli, blog, ecc…), ma nessuno vuole leggere. Ovviamente, a risentirne, sono anche le case editrici, costrette a lottare con le unghie per rimanere sul mercato. Quelli però che subiranno di più le conseguenze sono i bambini. Credo infatti che se le figure familiari tralasciano una cosa così importante come la lettura, di conseguenza anche i piccoli imiteranno (come fanno per tutto) i grandi e man mano si leggerà sempre meno. A parte rari casi, di solito l’amore per la lettura nasce da bambini e in famiglia. Se gli unici libri che leggeranno i nostri figli saranno solo quelli imposti dalle scuole (che più di tanto non impongo più molto) e leggere diverrà un dovere, un sacrificio, è ovvio che con l’andare del tempo non verrà mai visto come un piacere. Bisognerebbe, secondo me, far scoprire e riscoprire l’amore per la lettura a grandi e piccoli.

Fortunatamente tante associazioni, scuole, biblioteche, librerie cercano di spronare, soprattutto i bimbi, a leggere. Peccato che le iniziative siano sempre poco sponsorizzate. Alcune scuole elementari hanno istituito delle biblioteche all’interno delle strutture in cui i bambini possano svagarsi e leggere qualunque libro, senza costrizioni. Sì, perché conta anche questo. Non si può imporre di leggere, come non si può imporre di amare e sognare. Deve essere una necessità della persona. Però la pubblicità, come qualsiasi “prodotto” aiuta e molto.

Se non fosse che la televisione è un canale strumentalizzato, sarebbe un’ottima cosa sponsorizzare libri, la lettura e aumentare i programmi culturali, come ad esempio Per un pugno di libri, che ho sempre adorato. Invece vogliono che i telespettatori si focalizzino di più sui talk show, talent show, reality show, IGNORANT show, calcio (gli altri sport sono inesistenti), film banali e demenziali e tante altre cose che mi portano a odiare la tv. Se non fosse per alcuni programmi non la guarderei neanche.

Il 23 aprile sarà la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. #ioleggoperché è un progetto, a cura di Aie con l’Associazione Librai, l’Associazione Biblioteche, il Centro per il Libro e la Lettura, che, sfruttando la rete, canale oramai indispensabile, promuove la lettura e chiede ai lettori di promuoverla loro stessi, facendo da messaggeri. Spargere la voce, online e non, distribuire libri, partecipare agli eventi. Naturalmente le iniziative delle piccole realtà continuano come prima, ma con il web dalla loro parte, magari riusciranno ad avere più seguito.

I libri sono ossigeno, i libri migliorano la vita, i libri fanno sognare.


“Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere” Daniel Pennac - Come un romanzo.

“Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo” Gianni Rodari


SEGUIMI
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
bottom of page